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All’ospedale Cardinal Massaia di Asti è stato eseguito un intervento all’avanguardia in ginecologia mininvasiva, che ha permesso di asportare utero e ovaie senza ricorrere al bisturi. L’operazione, condotta su una donna di 60 anni affetta da lieve prolasso uterino e da una voluminosa cisti ovarica, ha previsto anche la ricostruzione del sistema di supporto della vagina.

L’équipe di Ginecologia e Ostetricia, diretta dal dottor Maurizio Di Serio, ha utilizzato la tecnica v-NOTES (vaginal Natural Orifice Transluminal Endoscopic Surgery), una metodica che consente di intervenire attraverso gli orifizi naturali, evitando incisioni sull’addome.

«La v-NOTES unisce i vantaggi della chirurgia vaginale tradizionale a quelli della laparoscopia moderna – spiegano dall’Asl di Asti – riducendo il dolore post-operatorio, abbreviando i tempi di degenza e di recupero, e garantendo un risultato estetico senza cicatrici visibili».

La paziente, il cui decorso è stato regolare, è stata dimessa già in terza giornata.
Oltre agli interventi ginecologici come isterectomie e asportazioni di annessi, la v-NOTES può essere applicata anche nella chirurgia ricostruttiva del pavimento pelvico, offrendo una soluzione più sicura e precisa per il trattamento di patologie che compromettono la qualità di vita femminile.

«È un passo importante per la nostra struttura e per le donne del territorio – sottolinea il dottor Di Serio –. Con questo primo intervento, l’ospedale di Asti entra a far parte dei centri italiani che adottano le tecniche più moderne di chirurgia pelvica, confermando l’impegno a mettere al centro il benessere e la qualità di vita delle pazienti».

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