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Una giornata di memoria, affetto e riconoscenza quella che Mombaruzzo ha vissuto ieri, in occasione della cerimonia per il 180° anniversario dell’insediamento della prima Stazione dei Carabinieri nel Comune, istituita il 16 settembre 1843 con regio brevetto di Carlo Alberto di Savoia.

L’atto ufficiale, emanato due anni dopo, stabiliva la presenza a Mombaruzzo di un brigadiere e quattro carabinieri, ospitati nell’edificio d’angolo di casa Delponte. Da allora, l’Arma ha rappresentato per la comunità una presenza costante, un punto di riferimento non solo istituzionale ma umano e sociale.

Durante la cerimonia, il sindaco Carla Luigina Scarrone ha ricordato come i Carabinieri abbiano “accompagnato la vita e la crescita della nostra comunità, condividendone le gioie e i lutti, i giorni luminosi e quelli bui”. Per questo, nel 180° anniversario, il Comune ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri, come testimonianza di “un affetto profondo e di un legame antico che vogliamo tramandare alle nuove generazioni”.

Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili e militari: il generale Andrea Paterna, comandante della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta”, il colonnello Giovanni Di Niso, comandante provinciale dei Carabinieri di Asti, e il generale Domenico Scarrone, presidente della sezione Quirinale–Gruppo Corazzieri dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Presenti anche i sindaci e i gonfaloni dei Comuni che, nel 1845, rientravano nella giurisdizione della Stazione di Mombaruzzo: Bruno, Castelletto Molina, Fontanile, Maranzana e Quaranti.

Dopo uno spettacolo preparato dagli alunni delle scuole elementari e medie al Teatro della Società di Mutuo Soccorso, e gli interventi dedicati alla storia della Stazione, si è tenuta la consegna della lapide commemorativa donata dai Comuni del territorio e, successivamente, la pergamena della cittadinanza onoraria consegnata al generale Paterna.

Nel suo discorso, il generale ha espresso “la gratitudine dell’Arma verso le comunità che da quasi due secoli ne condividono i valori e la missione quotidiana”, ricordando che “la cittadinanza onoraria è un gesto di fiducia reciproca: un segno del legame vivo e quotidiano tra i Carabinieri e la gente”.

A concludere la giornata, la donazione di un volume dedicato al Reggimento Corazzieri da parte del generale Domenico Scarrone e la conferenza-spettacolo “Le note e i colori” di Michele D’Andrea, dedicata ai simboli che hanno fatto l’Italia, accompagnata dall’intonazione de Il canto degli Italiani.

Una cerimonia intensa e partecipata, che ha suggellato un legame ultrasecolare tra Mombaruzzo e l’Arma, “la Benemerita”, ancora oggi parte integrante della vita e della memoria collettiva del paese.

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