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Ad Asti, in piazza San Secondo, la Razza Piemontese è stata al centro di un talk promosso da Coldiretti nell’ambito della Douja d’Or, con la partecipazione del nutrizionista Giorgio Calabrese. Al centro del confronto: valori nutrizionali, sostenibilità ambientale e benessere animale.
La Fassona piemontese, simbolo della Dieta Mediterranea e candidata a patrimonio dell’Umanità insieme alla Cucina Italiana, si distingue per l’alto contenuto di proteine, vitamine e minerali, a fronte di bassi livelli di colesterolo e grassi saturi. “Mangiare meglio, meno e più spesso con alimenti sani ed etici significa aggiungere vita ai giorni” ha sottolineato Calabrese.
La cuoca contadina Giovanna Soligo ha raccontato la ricchezza sensoriale e la versatilità in cucina della carne di Fassona, mentre Coldiretti, Anaborapi e Coalvi hanno ribadito l’impegno per garantire tracciabilità e trasparenza nei menu della ristorazione, a tutela di allevatori e consumatori.
Non solo qualità, ma anche ambiente: uno studio condotto con l’Università di Torino ha dimostrato che gli allevamenti di Razza Piemontese sono carbon negative e con un consumo idrico equilibrato.
Il comparto conta sull’astigiano 269 allevamenti e 16.500 capi: numeri che Coldiretti promuove attraverso mercati contadini, agrimacellerie e iniziative di filiera corta. Forte anche la raccolta firme per ottenere l’origine obbligatoria in etichetta, già sostenuta da oltre metà della popolazione di Asti.
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