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Dopo tre anni intensi alla guida del Comando provinciale dei Carabinieri di Asti, il colonnello Paolo Lando si prepara a lasciare la città per assumere il ruolo di Capo di Stato Maggiore della Legione Carabinieri Marche ad Ancona.
In occasione della partenza, l’ufficiale ha incontrato la stampa per tracciare un bilancio del suo mandato, definito “professionalmente importante e gratificante”, ma soprattutto di “grande crescita personale”.
Il triennio è stato caratterizzato da sfide eccezionali, dalla gestione della ripartenza post-Covid alla sicurezza in occasione delle visite di Papa Francesco, della premier Giorgia Meloni e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Eventi che, ha ricordato, hanno richiesto “un impegno straordinario e un confronto con tavoli istituzionali di altissimo livello”.
Accanto alle grandi prove istituzionali, non sono mancati risultati operativi di rilievo, frutto del lavoro di squadra del comando: omicidi risolti, arresti eccellenti e latitanti catturati. “Al centro c’è sempre la persona – ha ribadito – poi il ruolo istituzionale e il lavoro”.
Il comandante ha anche ricordato con commozione i tre collaboratori scomparsi durante il suo mandato: “Non c’è nulla di più devastante per un comandante. Non li dimenticheremo mai e continueremo a stare vicini alle loro famiglie”.
Nelle scorse ore Lando è stato ricevuto in Provincia dal sindaco e presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero, che lo ha ringraziato a nome della comunità per la professionalità e l’impegno dimostrati.
Lando, a sua volta, ha espresso gratitudine verso le istituzioni e la cittadinanza astigiana per l’accoglienza ricevuta: “Mi sono sentito subito a casa. Sono certo che anche il mio successore troverà la stessa attenzione e collaborazione”.
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